Paolo Luporini Ho inseguito un ricordo di profumi e di gusto del passato. Si tratta di un ricordo dei giorni della prigionia di Aldo Moro. Né io né il mio compagno di studi avevamo nulla a che fare con il presidente della DC, ma ogni notiziario tv, la Repubblica, riferivano dei comunicati delle br, delle indagini, del dibattito sulle trattative, dell'appello di Paolo VI agli uomini che trattenevano Aldo Moro, parlavano solo di quel covo misterioso che nessuno trovava e si chiedevano cosa Moro volesse dirci nelle sue lettere. Era "lui" a parlare oppure era minacciato e parlava sotto dettatura, sopraffatto dalla paura? Il mio amico preparava il tè come un sapiente maestro giapponese ma secondo l'uso rigidamente inglese. Aveva una ricca collezione di scatole di latta Twinings che completavano ogni varietà del catalogo, secondo le disponibilità del miglior negozio di Genova. Non usava i filtri ma un ovulo di acciaio bucherellato molto usato che non aveva mai c...