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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

VENTENNI

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Paolo Luporini 30 agosto 2022 Verrà, verrà, verrà la fine di agosto. La fine di tutto. La fidanzatina partiva, l'ultimo ballo su una sdraio chiusa stesa sulla sabbia. L'ultimo bacio sul cancello dello stabilimento balneare. Un paio di lettere, cartoline. Questo facevamo, noi ventenni. Ci rituffavamo in mare, forti bracciate a rana sott'acqua in apnea. Poi, a galla, si ricominciava. Un altro anno, era già Natale. Tumulti di pensieri, forti battiti del cuore, e corse, sulle strade  di Roma o di Pisa e Carrara. Eravamo un fiume  che non si ferma. Oggi, la siccità. Le chiavi le ho date  da tanto,  ma aprono, chiudono,  aprono, chiudono soltanto.  Tornano sempre,  a mani vuote,  come se temessero  di apportare modifiche  a un Mondo già brutto com'è. Ho paura per loro, noi cambiammo il mondo, loro dubitano di salvarlo e indossano maschere ciniche, smargiasse, ci rinunciano, e hanno crisi di angoscia. Se piangono, non è per amore, ma per solitudine, e nessuno li ve

MURALES ZAPATISTI-la Speranza

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Paolo Luporini Questo sarà il primo libro che acquisterò (direttamente dal Cuore in fiamme Roberto Bugliani): MURALES ZAPATISTI.  Progetto per un mondo nuovo.  Ediz. illustrata di Aldo Zanchetta (Autore) Roberto Bugliani (Autore) Questo libro vuole aiutare a decifrare la cultura dei popoli indigeni a partire da una 'lettura' dei murales che li descrivono con la vivacità delle loro immagini e dei loro colori. L'avventura umana sul pianeta terra sta forse vivendo il momento più difficile della sua storia. I popoli indigeni, che hanno conservato un intimo legame con la Pachamama (Madre Terra) avvertono l'urgenza di un cambiamento e traggono dalle radici profonde delle loro culture la chiarezza e la capacità di inventare e percorrere strade nuove. Nella costruzione del loro progetto li alimenta la speranza che, dicono, è «la nostra professione». Questo libro si propone di aiutare i lettori a condividerla. VOI ORDINATELO, dal 22/08, da LIBeRItutti SP.

TI RASO L'AIUOLA

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TI RASO L'AIUOLA Paolo Luporini 5 agosto 2022 Per un filo d'idee, un gioco che faccio spesso, mi sveglio con questa canzone, penso a "rasa al suolo", una pianta segata proprio alla base del tronco e mi rado la barba,  la mia aiuola ,  con la mia falciatrice elettrica che non risparmia nessun pelo, coventrizza il viso come a Stalingrado. IL NEMICO ALLE PORTE è il titolo di un film a cui penso ogni mattina. I miei peli resistono nei sotterranei della Stalingrado del derma, e il pensiero va sempre a una vittima che non ce l'ha fatta: è caduto. Mi soffermo sul suo nome sui ricordi che ho di lui, sui suoi ricchi doni, sulla mia parte di eredità. Questa poesia è un frutto di ciò che ha seminato. Spero gradiate il pensiero che il testimone è passato. Grazie, Roberto, Stalingrado resiste. A Roberto Bertoni