Rastrellamento nazifascista della Bassa Lunigiana
di Roberto Centi
Il 29 Novembre 1944 è tristemente noto per l'inizio del rastrellamento nazifascista che decimò le brigate partigiane della Bassa Lunigiana e che durò diversi giorni.
Ricordo ancora i racconti del fratello di mia madre, Torino, che giovanissimo riuscì a salvarsi lasciandosi cadere in un dirupo, trovando poi rifugio in casa del fratello di mio padre, Mario, che lo nascose in un vano ricavato sotto la cantina.
Quest'ultimo fu catturato e torturato prima nell'edificio che ora ospita l'Accademia Capellini in Via XX Settembre, poi nella caserma del Ventunesimo, dove ora sorge il Liceo Mazzini.
Lo zio Mario non parlò e dopo un mese fu lasciato andare.
Lo zio Torino dopo qualche giorno fuggì e tornò ai monti.
Io ricordo ancora perfettamente lo sguardo di questi due miei zii quando si incontravano:non parlavano, sorridevano e avevano gli occhi lucidi.
Non erano fratelli.
Erano ben di più.
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