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NATALE ESSENZIALE

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  NATALE ESSENZIALE Paolo Luporini 20 dicembre 2022 Chi si è ostinato ad astenersi, convinto, dal natale mercantilizio, ne ha oltrepassato il vizio e ha preservato il senso di una rinascita povera, ma essenziale nel senso vero del Natale. Si è assicurato una Festa senza giramenti di testa di calici brindati e frigoriferi svuotati. Non è un natale avaro, ma un Natale più caro! Stretti l'un l'altro, con una sedia in più, col nuovo invitato siede pure chi non c'è più. Pare vederlo, dietro le spalle, abbracciarci tutti, col suo antico affetto, e il Natale è perfetto! Dickens, nel suo canto, dimostra che cambiare si può, si deve, per scansare un natale futuro di solo rimpianto. Il futuro è figlio del presente, meglio il poco con tutti, che a pochi tutto e a tutti niente! Sia un Natale aperto e solidale, è il mio augurio simil-papoale... NON SAPREI (SINEDDOCHE=La parte per il tutto), 'pensierini' di Paolo Luporini

OGGI È UN GIORNO DI FESTA!

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Paolo Luporini  QUESTO È UN GIORNO DI FESTA! 10 dicembre 2022   È qui la Festa? Ne cerco la sala. Balleremo, Canteremo al karaoke, Una pendrive ce ne fornirà la musica e le parole scoperte al momento, e il risultato farà ridere tutti, mai tragico. Una risata ci seppellirà. Questo è il mio sabato del villaggio globale, vedo un Titanic danzare e folle affogare. Il nostro mare gelido è una fredda tomba per migliaia di turisti del Great tour d'Europa, un continente che muore di vecchiaia in una festa perenne con l'orchestra che suona, come in "Morte a Venezia". La Bellezza ci saluta e la dobbiamo lasciare. È un ciclo di attese e speranze che ai nostri giovani sempre imberbi, depilati, è stato da noi rubato come il mondo che gli abbiamo lasciato. Ce ne danno la colpa, a noi che abbiamo lottato per cambiarlo. C'è il rimorso di aver preso fischi per fiaschi  su un palco troppo grande che non abbiamo dominato.  Abbiamo vissuto, sconfitti,  inutilmente.   Come