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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

PARANOIA, il Male contagiabile

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  Paolo Luporini Estrapolo un paio di frasi da un celebre scritto di Primo Levi che frequentemente viene riportato da molti, qui nei social. Si riferisce, ovviamente, all'olocausto ebraico, che iniziò da un paranoico, Hitler, che contagiò quasi la totalità dei tedeschi, facendone dei " Volenterosi carnefici " o spie. Le frasi che ho scelto descrivono però molto bene gli atteggiamenti di molti di noi, che proiettiamo il Male, tutto il male, nell'Altro, l'Avversario, che poi diventa Nemico. Vi accorgete che la paranoia dilaga e che si può rintracciare nei confronti dei diversi, di chi pensa criticamente, delle minoranze, dei più emarginati? "Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso.". Ho scelto come immagine una foto di Koudelka da "ZINGARI", ma l'

DA DRESDA IN BICICLETTA

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Abbiamo già parlato in questo blog degli IMI (Internati Militari Italiani), lo ha fatto Marco Brando parlando del padre Pietro. L'ALTRA RESISTENZA, GLI INTERNATI Oggi ospitiamo un pezzo a cura di Giuliana Michelini, un'altra milanese che è stata cittadina di questa nostra provincia della Spezia, che riporta un ricordo di Angelo Melone. "Mio padre salvo per un caso  Mio padre e gli altri, prigionieri nei lager nazisti: la resistenza silenziosa dei militari italiani che dissero no alla Repubblica di Salò di Angelo Melone Dopo l’armistizio dell’8 settembre, 650 mila soldati scelsero di non collaborare con i tedeschi e per questo furono deportati nel Reich. Ottant’anni dopo, una carovana in bicicletta renderà omaggio a una pagina di storia dimenticata 02 LUGLIO 2023  L’ho scoperto per caso, a vent’anni, frugando in un suo cassetto alla ricerca di qualche documento. Da un pacchetto chiuso con cura è spuntato quella specie di passaporto rosa, consunto, con l’aquila c

I CONFINI PER ALEXANDER LANGER

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(copiato da un post di Cinzia Zini) “E' una società di persone sole, di consumatori bulimici, di spettatori assuefatti, dagli orizzonti corti e frammentati.” Alex  Langer (Vipiteno, 22 febbraio 1946 – Firenze, 3 luglio 1995) C'è stato in Italia un uomo politico-impolitico che ha avuto il coraggio di guardare alla presenza umana sulla terra e alla convivenza fra persone e genti diverse con una intelligenza profonda e una generosità di sentimenti che i tempi stretti e la selezione al ribasso della politica di norma escludono. E' stato Alexander Langer, che ha fatto tesoro di una formazione famigliare e regionale incline all'uso di più lingue, al confronto di più popolazioni e tradizioni, all'ingombro e all'invito dei confini. Quando ha deciso di uccidersi - a Firenze, in un giorno d'estate del 1995 - Langer era parlamentare europeo, e in quel ruolo si era prodigato nei luoghi in cui la vecchia storia del mondo tornava a mettere in scena l'odio,