Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Genova non è in Liguria

Immagine
  Paolo Luporini E pure l’Università è arrivata! Dopo una lunghissima estate, con esperienze scout, viaggi, mare, divertimenti, non sprecata a studiare (a quel tempo a Medicina non c’era il numero chiuso!), poiché la decisione dell’indirizzo di studi era presa, Medicina e Chirurgia, con l’indicazione di don Francesco Griggio per una camera all’Istituto Pavoniano Fassicomo di Genova, presi il treno più volte con il mio futuro compagno di camera Vincenzo, per tutti “Enzo”. Prendemmo accordi e pagammo la prima rata di affitto per la camera, una stanza austera e molto sobria che aveva il vantaggio di avere un’entrata separata dall’Istituto che ci consentiva di rientrare anche abbastanza tardi la sera. Era in un’ala distaccata del complesso di edifici, si può vedere nella parte sinistra della foto. Il primo giorno, il direttore ci fece visitare gran parte dell’istituto, soprattutto l’officina con i torni e le fresatrici, dove molti ragazzi avevano imparato un mestiere. C’erano pure altri

Il cielo sopra via Torino

Immagine
  Paolo Luporini Un incontro di oggi, con un protagonista sopravvissuto da una storia di tanti anni fa, così come la morte di don Renzo Cortese, che fece innumerevoli viaggi di soccorso in Bosnia, mi hanno spinto a pubblicare qui questo mio vecchio racconto di fantasia ispirato dalla storia vera di un gruppo di coraggiosi. Ne avevo già parlato qui . L’angelo Arishael      L’unica scelta di un attimo eterno.   Non fu sulla Luna che si svolse questo fatto che cercherò di descrivere, riguardante un angelo, ma nel Paese-del-non-Dove. Non si può definire un luogo dove risieda un puro spirito, e l’angelo è un puro spirito, un’idea di Dio che mette in comunicazione Dio e gli uomini. Si dice, infatti, che l’angelo sia il messaggero di Dio. Un’altra prerogativa dell’angelo è che la sua attività è lodare e servire Dio, cantare la sua grandezza. L’attività dell’angelo, la sua esistenza, non si svolge nel tempo. La sua immortalità non vede un inizio senza mai avere fine, come possiamo