Il nostro indiano metropolitano



Voglio anch'io ricordare Roberto Sani, l'indiano metropolitano del settantasette spezzino. Oltre alle parole che ho già scritto nei commenti ai molti bei post dei social, aggiungo una mia foto che lo ritrae (è il primo da destra) e l'accompagno con una poesia di un nostro comune amico. 
Paolo Luporini



VOI

Penso spesso a voi. A volte
mi pare possibile addirittura
ricordare l'esatta composizione dei cordoni,
la fila dei volti, tutti i nomi, le storie.

Quel giorno che mi ricordo oggi
la primavera aveva un altro odore,
le leggi di natura, le mura dei castelli
parevano pronte a piegarsi al desiderio.
Il desiderio, quello che non è un tram, scherzavo
ma fosse stato un tram sarebbe ripassato.

Qui, alla fermata, il tempo è come appeso,
le angosce del presente son lontane,
all'edicola scorgo come sempre 
tre quotidiani comunisti.
"Col caffè alla mattina" avevo scritto
un altro giorno in cui pensavo a voi.

[Giambo Gian Paolo Ragnoli]


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